images1

Articoli

Posted on Categories Italian Articles

Busti e chirurgia spinale quasi inefficaci per la cura della scoliosi; la vera speranza è altrove

Le più recenti statistiche rivelano che gli Stati Uniti hanno il più alto numero di decessi causati da scoliosi nel mondo (245), seguiti da Spagna e Germania (entrambe con 44 decessi). Se consideriamo le relative popolazioni, la Germania ha la più alta percentuale di morti provocate dalla scoliosi al mondo, seguita dalla Spagna e quindi dagli Stati Uniti.

Ciò è dovuto al fatto che la scoliosi è molto di più che avere un’antiestetica curva a “C” o a “S” lungo la colonna vertebrale o soffrire di dolori lancinanti alla schiena. Nei casi gravi, la scoliosi può comportare serie complicazioni per la salute, in particolare ai polmoni, al cuore, nonché danni neurologici, ciascuna delle quali può ridurre l’aspettativa di vita di chi ne soffre.

Ma ancora una volta i decessi attribuiti alla scoliosi potrebbe essere stati causati da trattamenti sbagliati. Questo è ciò che accade quando le soluzioni proposte aggravano o peggiorano il problema che dovrebbero correggere. L’obiettivo dei trattamenti tradizionali per la scoliosi è di arrestare la progressione della curvatura, non quello di provocare una più grande disabilità del paziente. Quest’ultima, però, è ciò che si ottiene in molti casi. Invece di ottenere un sollievo dal dolore e dai disturbi, i pazienti affetti da scoliosi finiscono per diventare invalidi a vita, fisicamente o emotivamente, o entrambe le cose. Peggio ancora, possono anche morirne.

Diamo uno sguardo ai trattamenti ortopedici tradizionali per la scoliosi. Attualmente ai pazienti affetti da scoliosi vengono offerte tre possibilità, a seconda del grado della loro curvatura: busto, se l’angolo di Cobb è già di 25 gradi, o chirurgia spinale, se ha già raggiunto i 60 gradi. Nessun intervento viene eseguito se la curvatura va dai 5 ai 10 gradi. Il periodo di osservazione comporta il monitoraggio della colonna vertebrale con frequenti radiografie. Purtroppo la sovraesposizione alle radiazioni causata dalle radiografie a cui vengono sottoposti i pazienti ha provocato un’incidenza più elevata del normale dei tumori al seno nelle pazienti scoliotiche. Pertanto, sarebbe necessario esplorare modi alternativi di tenere sotto controllo e di misurare la progressione della scoliosi.

Una domanda importante da porre è perché i medici aspettano per curare la curvatura, quando potrebbero fare così tanto durante il periodo di osservazione per prevenire il peggioramento della patologia. Un trattamento precoce può evitare la “necessità” di un corsetto o di un intervento chirurgico. Inoltre, se il tuo medico ti dice di aspettare e vedere se la tua curvatura peggiora o meno, è preoccupante quanto se il tuo ginecologo ti dicesse di aspettare qualche anno per vedere se la massa nel tuo seno diventa maligna o meno.

Non dovrebbe avere importanza anche se la curvatura è inferiore ai 25 gradi. Dovrebbe comunque essere curata. Ignorare una lieve scoliosi conoscendo la grande ineluttabilità del suo progredire verso una scoliosi moderata è un deliberato atto di omissione di cure mediche. È in questa fase che la curvatura della colonna vertebrale è più facilmente reversibile. Non ha senso aspettare che la scoliosi peggiori, dato che i normali trattamenti per la scoliosi da moderata a grave non solo richiedono un grande investimento di tempo, ma anche considerando il costo, l’inefficacia e i gravi rischi per la salute che l’uso del corsetto e la chirurgia vertebrale comportano.

Il problema è che il corsetto e la chirurgia nel migliore dei casi sono minimamente efficaci, ma nel peggiore sono delle opzioni di trattamento terribilmente incresciose. Sapere che la scoliosi non risponde bene ai due più usati trattamenti per la gestione e il trattamento della patologia in stato avanzato, dovrebbe spronare la comunità medica a ripensare l’intero approccio dell’osservazione.

I corsetti per la colonna vertebrale sono, per così dire, armature della taglia sbagliata, qualsiasi sia il modello che il paziente utilizza. Oltre a essere scomodi, i corsetti limitano fortemente i movimenti della parte superiore del corpo, provocando atrofia muscolare e perdita della flessibilità vertebrale. Indossare un busto correttivo è inoltre un marchio sgradevole, perché non è socialmente accettabile quanto un apparecchio per i denti, a causa della sua vistosità. Per questo motivo, molti adolescenti che portano un busto ortopedico per correggere la loro colonna vertebrale, si ritrovano a fare i conti con un trauma emotivo, qualcosa che sia loro che le loro famiglie dovranno gestire, accanto ai deludenti risultati che spesso l’uso del corsetto comporta.

L’uso del busto si suppone possa evitare il ricorso alla chirurgia vertebrale nei soggetti con moderate curvature. Tuttavia le cose non stanno così, in quanto solo un terzo dei 70.000 interventi di chirurgia spinale eseguiti ogni anno sono dovuti a scoliosi gravi. Ciò significa che due terzi dei pazienti scoliotici che subiscono un’operazione soffrivano solo di una moderata scoliosi, che avrebbe potuto essere gestita con l’uso del corsetto, se esso fosse davvero efficace.

Parliamo ora della chirurgia. Non c’è bisogno di dire che tutte le procedure invasive sono implicitamente rischiose e che le complicazioni non si limitano alle possibili reazioni allergiche all’anestesia. Il fatto sconcertante è che i costi esorbitanti della chirurgia spinale non garantiscono risultati efficaci a lungo termine. Non è neanche a prova di errori. Basta un colpetto sulla delicata colonna vertebrale e il paziente può rimanere paralizzato o perfino morire entro pochi giorni o settimane, a causa delle complicazioni neurologiche di interventi male eseguiti. La morte può anche sopravvenire dopo un periodo di tempo più lungo, come nel caso del tumore che si sviluppa 2 o 3 anni dopo l’innesto di proteine geneticamente modificate nella colonna vertebrale del paziente, una procedura necessaria per fare in modo che alcuni dispositivi chirurgici funzionino.

In qualità di professionisti responsabili della salute, i medici dovrebbero informare i loro pazienti su tutte le possibili conseguenze delle opzioni di trattamento tradizionali. Il problema è che molto spesso ai pazienti non viene fornito un orientamento obiettivo e completo a riguardo dei pro e dei contro dell’uso del busto e della chirurgia vertebrale. Questo impedisce loro di prendere una decisione razionale e realmente basata su informazioni.

Per esempio, i pazienti affetti da scoliosi dovrebbero essere completamente informati sulle possibili e inevitabili conseguenze negative di una scoliosi da moderata a grave. Per dirne una, è stato dimostrato che una moderata scoliosi può compromettere grandemente la mobilità e limitare la capacità fisiche nelle pazienti donne. La curvatura al di sotto dei 25 gradi non dovrebbe mai essere lasciata progredire. Il quadro è ancora più sconfortante per coloro che soffrono di scoliosi grave. Gli interventi di chirurgia spinale che prevedono l’uso di barre fanno un totale scempio della struttura della colonna vertebrale, rendendo certo di dover ricorrere ad altri interventi se si verificano dei problemi con le barre impiantate, perché la colonna vertebrale non sarà più in grado di funzionare senza le barre. I pazienti scoliotici anziani che hanno subito un intervento spinale sono molto soggetti alla failed back surgery syndrome (o FBSS), una patologia irreversibile caratterizzata da dolore cronico e debilitante alla schiena e agli arti e da danno neurologico.

Tutto questo può essere evitato se la scoliosi viene diagnosticata e trattata nei suoi stadi iniziali. Il punto è che il sistema di cura prevalente non incoraggia i medici a praticare la prevenzione o i trattamenti precoci, perché essi non sono molto remunerativi. Non ci sarebbero più interventi da fare. Chirurghi che non saprebbero più come guadagnarsi da vivere. E nessun busto o impianto chirurgico su cui incassare mazzette o diritti legali. Gli ortopedici si arricchiscono, sia attraverso le royalty per l’invenzione di nuovi dispositivi per la chirurgia spinale, che sono molto costosi ma non garantiscono di essere sicuri, o per mezzo di vere e proprie tangenti che le aziende del settore sborsano per ottenere riconoscimenti e accrediti per le loro barre brevettate. È per questo che alcuni medici spingono in modo tanto aggressivo dei trattamenti che lasciano i pazienti molto peggio di come stavano prima del corsetto o dell’operazione.

Ciò che spiega il numero molto limitato di opzioni di cura della scoliosi è l’incapacità di comprendere la diversità biologica dei pazienti. Dando loro un trattamento standardizzato uguale per tutti, senza tener conto della loro unicità biochimica e genetica, essi sono quindi destinati a fallire. I trattamenti dovrebbero adattarsi al paziente, non il contrario.

La buona notizia è che è possibile tenere sotto controllo la curvatura senza ricorrere a farmaci, operazioni o busti. Sì, la scoliosi può essere curata e fatta regredire, in modo naturale con metodi non costosi. I fattori chiave sono la diagnosi precoce, la prevenzione proattiva e i protocolli complementari di trattamento, altamente personalizzati per adattarsi alle caratteristiche individuali del paziente. Anche se i risultati possono richiedere alcuni mesi per essere rilevati, i benefici possono essere mantenuti in modo indefinito, a differenza di quanto accade con i busti e la chirurgia, finché il paziente segue diligentemente i protocolli.

La manipolazione della colonna vertebrale con la chiropratica può ottenere effetti meravigliosi su una colonna vertebrale scoliotica, non solo per alleviare il dolore, ma anche per il recupero dell’integrità spinale. Non si può però eseguire qualsiasi tipo di manipolazione. A farla, deve essere un chiropratico con una buona formazione sulle tecniche avanzate moderne, che utilizzano forze inferiori e aggiustamenti specifici, perché le manipolazioni chiropratiche standard possono provocare ulteriore instabilità, facendo piegare ulteriormente la colonna vertebrale.

Gli esercizi per la schiena specificamente studiati che vengono religiosamente eseguiti dal paziente, rinforzano i muscoli della schiena, sviluppano la flessibilità vertebrale e promuovono una postura corretta. Anche la stabilizzazione spinale e la coordinazione vengono migliorate attraverso l’esercizio fisico e l’allenamento funzionale. Esercizi specifici di stretching e di stabilizzazione del core possono ottenere grandi risultati nel riallineamento di una colonna vertebrale sublussata. La terapia nutrizionale e l’assunzione di integratori per correggere delle carenze che compromettono la salute spinale possono comportare degli effetti che sono semplicemente sensazionali. Questo dipende dal fatto che le variazioni della dieta determinate in base della tipizzazione metabolica funzionano molto meglio. Altri benefici fortuiti possono comprendere il miglioramento o la completa remissione di altre patologie, quali la depressione, il diabete, l’ipertensione e i disturbi cardiaci.
Un’altra ottima cosa delle strategie naturali è che esse sono in grado di rendere i pazienti più autonomi. Essi cominciano a realizzare che possono avere il controllo sui risultati delle loro cure. Ciò contribuisce molto al loro successo nel far regredire la loro scoliosi. Con la guida appropriata e il supporto del loro chiropratico giungono ad accettare e a rallegrarsi di avere la propria salute nelle loro mani.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *